Fatti

Laboratorio e orto. Un percorso verso l’autonomia personale e una spinta relazionale. Nel liceo Corradini di Thiene si personalizza l’offerta formativa: i docenti seguono alunni con disabilità o disturbi legati all’apprendimento. E poi ci sono studenti stranieri e profughi

Non c’è l’emergenza dell’anno scorso. A Padova sono aumentati stanze e posti per i fuorisede, ma sono già tutti pieni da mesi. L’Esu ha bisogno di tempo per ristrutturare e la novità potrebbero essere spazi inutilizzati dalle parrocchie. La città ha chiaro l’impatto positivo? Sono 70 mila gli studiosi, da tutta Italia, attratti dall’Università. Settemila, invece, sono gli stranieri, spesso eccellenze nei loro Paesi. Bisogna essere attrattivi, accogliendo la loro voglia di sapere

Padova. Al parco Morandi, lo scorso fine settimana, si è svolto l’Arcella sport fest che ha messo al centro temi non più rimandabili. Il professionismo può portare verso nuove “conquiste”, purtroppo i rincari energetici rischiano di far esplodere una bolla sociale

Bisogna avere il coraggio di provare a illuminare quei luoghi in cui regnava l’illegalità per renderli accessibili ai cittadini
attraverso il loro riutilizzo sociale. Questo il messaggio emerso dall’incontro “Fatti per bene. L’agricoltura sociale nei beni confiscati” organizzato da Libera Padova in piazza Gasparotto lo scorso venerdì 9 settembre. 

Riguarda gli istituti del Padovano. «La provincia di Padova spende circa 18 mila euro al giorno nei mesi invernali per i 37 istituti nei 64 edifici scolastici dove studiano 39 mila studenti. Queste spese inesorabilmente cresceranno, fino a 500mila euro, si stima». 

Al passo con le rinnovabili. Dopo l’autorizzazione della Regione, prende forma il progetto di energia solare: più di 18 mila pannelli saranno installati su 16 ettari di terreno. Gli ambientalisti: si potevano sfruttare i tanti edifici dismessi

A Gerusalemme, controllare lo spazio significa controllare la composizione demografica e gli effetti delle politiche urbane d’Israele sono evidenti nel quartiere Silwan: i palestinesi vedono demolire i loro negozi e abitazioni, altri vengono cacciati per far “posto” agli israeliani

Un dispositivo di ricerca e soccorso in mare; evitare ritardi eccessivi nell’assegnare i porti; ristrutturare l'hot spot di Lampedusa per adeguarlo ai numeri e prevedere un sistema di trasferimento veloce verso altri porti; incentivare vie legali e sicure come quelle dei corridoi umanitari. Dopo l'ennesima tragedia dei sei siriani morti di fame e sete su una imbarcazione arrivata a Pozzallo (tra cui tre bambini) Oliviero Forti, di Caritas italiana, elenca al Sir alcune soluzioni possibili per evitare altri morti nel Mediterraneo e rendere l'accoglienza dignitosa.