Lettera 35 - Cronache da un'economia umana

Mancano gli stagionali per il lavoro dei campi? In aiuto dei contadini arrivano i parenti e, forse, anche chi percepisce il reddito di cittadinanza. 

L'obiettivo è, manco a dirlo, salvare capra e cavoli scongiurando  una crisi ben più grave per il settore agricolo.

Il lievito di birra è introvabile, le farine iniziano a scarseggiare e fioccano le ricette per preparare in casa pane e dolci senza bisogno di lieviti chimici.

Non è il primo effetto della crisi economica da coronavirus, anzi, è il suo contrario: anche gli italiani si sono riscoperti panificatori, pasticceri e fini gourmand, con buona pace delle scorte dei supermercati.

L’ultimo in ordine di tempo ad aver fatto sentire la sua voce è Mario Draghi, invocando un massiccio intervento pubblico, aumentando il debito.

Prima di lui si erano mossi ministri, presidenti e governatori di banche centrali nel tentativo di contenere gli effetti della crisi, iniettando miliardi di liquidità nell‘economia.

Dopo anni di rinvii, gare e prestiti ponte, la decisione è ormai presa: Alitalia è di nuovo in mani pubbliche.

Ricomincerà da una new-Co con un pugno di aerei, quella che fu la compagnia di bandiera nazionale. Ambizioni ridimensionate e poche buone idee nel momento peggiore per il trasporto aereo.

Smart working, videochat, lezioni in streaming e serie tv ad alta definizione rischiano di far collassare la nostra rete internet?

È la domanda che si stanno ponendo in molti, specie a leggere i numeri messi a disposizione dai gestori della rete.

Città svuotate, stabilimenti chiusi o costretti a chiudere, famiglie segregate in casa per limitare i contagi. 

Lo scenario di questi giorni è inedito sotto tutti i punti di vista ma lo è anche da un punto di vista economico: le banche centrali sono in difficolt,  governi impacciati e i mercati isterici. 

Una tempesta perfetta? Forse, sicuramente l’avvio di una nuova epoca. 

Gli stati bloccano i voli per limitare il contagio ma anche le compagnie aeree sospendono i collegamenti per scarsità di domanda di biglietti, con ricadute su tutto il sistema aeroportuale e dell’indotto.

Deserto è lo scalo milanese di Linate, così come quello di Treviso di cui si attende la chiusura ma anche del londinese Heathrow. Una situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente col passare dei giorni.

Il presidente Trump riconosce il problema Coronavirus ma, di fatto, scarica la responsabilità sull’Europa — non sul Regno Unito, però, che pure non se la passa meglio — e lavora a misure di stimolo per l’economia a stelle e strisce fortemente a rischio di recessione.

Nicola Rossi, presidente di Confesercenti del Veneto centrale, rivolge un appello ai suoi associati: bisogna fermare il virus, non i provvedimenti del governo.

Prima si ferma il virus, attuando le misure previste dal Governo, e prima si potrà iniziare il rilancio del commercio.

Rinasce la 500 e con lei lo stabilimento più iconico dell'industria automobilistica nazionale, Torino Mirafiori.

Modaiola, inconfondibile e decisamente premium: la 500 è sempre lei anche se il nuovo modello è solo elettrico e porta in dote tecnologie inedite per il gruppo italoamericano che, finalmente, ragiona come tale.

Dopo giorni di perdite, le borse tentano il rimbalzo. Pesano gli effetti ancora non completamente stimabili che il Coronavirus avrà nel medio termine sull'economia mondiale, oltre alle incertezze dei mesi scorsi.

Basterà l'intervento delle banche centrali a riportare la fiducia sui mercati o, come sostengono alcuni, la leva monetaria ha ormai esaurito la sua efficacia?

Gli alberghi del distretto termale euganeo registrano percentuali di disdette a due cifre, tali da comprometterne la stagione. 

Se per Vo' sono previste normative speciali in ragione dell'emergenza sanitaria, a pochi chilometri di distanza le procedure burocratiche sono le stesse di sempre, complicate e farraginose. Ne abbiamo parlato con il segretario della Fisascat Cisl di Padova e Rovigo, Marco Bodon.