Lettera 35 - Cronache da un'economia umana

Mentre l'economia registra tassi di crescita superiori alle aspettative con la produzione industriale a vele spiegate, alcuni aspetti della più grande economia asiatica rischiano di passare sotto traccia.

Con il resto del mondo che si affanna a dibattere di 5G, ad esempio, in Cina sono già al 7G. Una nuova rivoluzione tecnologica? No, piuttosto un cambio generazionale dagli effetti incerti.

Che futuro si prospetta per la Cina? «L'economista non farebbe l’economista, ma vivrebbe di rendita, se conoscesse l’arte di prevedere» sentenziava Sergio Ricossa, ma alcuni dati è comunque bene conoscerli per farsi un'idea.

La Caritas di Bolzano e Bressanone lancia un'iniziativa originale in vista della prossima Pasqua: un regalo solidale che va oltre il tradizionale uovo di cioccolata e coinvolge... una gallina in carne ed ossa.

Dei regali che, come scrive la Caritas in una nota, portano «felicità tre volte: a chi li ha donati, a chi li ha ricevuti e a chi, in Africa, Europa, Sud America e Alto Adige è stato assistito ricevendo animali, pozzi, scarpe, un letto caldo dove passare la notte e molto altro».

Puntuale come le tasse, si potrebbe dire, perché proprio di tassa piatta o flat tax si è tornati a parlare in occasione del Def, il Documento di Economia e Finanza redatto dal Governo.

Scomparse dal documento finale le due aliquote ipotizzate all'origine — una al 15% e l'altra al 20% — non resta che fare mente locale sulle argomentazioni portate a suffragio dell'una e dell'altra posizione ma con una certezza: la flat tax è un'altra cosa rispetto a quella su cui abbiamo dibattuto negli ultimi giorni.

Metti insieme la principale azienda petrolifera italiana, il primo costruttore automobilistico nazionale e 5 Fiat 500 noleggiate 9000 volte in 13 mesi e cosa ottieni?

Ottieni la base su cui si è fondata la ricerca per sviluppare A20, una nuova benzina capace di risparmiare anidride carbonica all'ambiente ma, soprattutto, di funzionare senza problemi nella maggior parte dei veicoli in circolazione.

Manca solo il fascino di un nome come Supercortemaggiore...

Ci risiamo, l'indice Toilet Paper che avevamo teorizzato solo qualche mese fa torna a mostrare i suoi — curiosi — effetti premonitori.

Come già successo in Venezuela, Iran e Turchia — se pur con le debite proporzioni — anche la crisi economica che potrebbe seguire alla Brexit viene anticipata dalle scorte di carta igienica e di altri prodotti di prima necessità.

Se il Pil e gli altri indici economici tentano di quantificare il benessere di una nazione, il nostro personale indicatore stima il malessere di un'economia. E sembra funzionare piuttosto bene.

E se il reddito di cittadinanza, che nasce con l'intenzione di sconfiggere insieme povertà e disoccupazione, non intaccasse né l'una né l'altra? È questa la preoccupazione che suor Alessandra Smerilli, economista e docente, esprime dalle colonne di Vita Pastorale: molte risorse sono state stanziate per finanziare il reddito, ma troppe poche per la formazione. Non solo, ma il presupposto di fissare un'unica soglia di povertà comune a tutto il Paese e non adeguandola al costo della vita, rende la norma potenzialmente iniqua.

S'è ingolfato il motore del paese: la crescita, stimata prossima al 1% solo fino a pochi mesi fa, ora è sostanzialmente azzerata.

Pesa la congiuntura internazionale ma anche una politica nazionale avvitata su se stessa e sui suoi provvedimenti di bandiera, che sembra non siano destinati a generare quel volano capace di sollevare l'economia nazionale.

Se l'economia frena, due sono le strategie che l'esecutivo ha sempre pronte nel cassetto: ridurre le spese o aumentare le tasse. 

Sono 76.284 i padovani con un reddito inferiore ai 10 mila euro annui a cui si sommano altri 38 mila residenti che non arrivano ai 15 mila euro. 

Numeri critici se si considera che la soglia di povertà assoluta per un anziano sopra i 75 anni è stimata dall'Istat in circa 9000 euro l'anno, 753 euro al mese.

«Serve più attenzione per le fasce deboli» scrive la Cisl di Padova e Rovigo nella sua analisi, un'attenzione che viene richiesta prima di tutto agli enti locali.

Nessuno si sarebbe aspettato che, in sostegno della giovane Greta Thunberg stigmatizzata per aver comprato degli alimenti incartati nella plastica, sarebbe arrivato il governo italiano.

Il modo scelto — ammesso che di strategia si tratti — è una bella gaffe del ministro dei trasporti Danilo Toninelli che, in diretta dal Tg2 Motori di domenica, ammette candidamente che sì, l'auto elettrica è il sogno del suo governo, ma nel frattempo s'è comprato la Jeep a gasolio.

Apriti cielo, ambientalisti veri e presunti e odiatori di professione si sono scatenati contro il ministro dell'ecotassa che pure compra una vettura inquinante. Peccato che, sotto sotto, Toninelli abbia detto una grande verità...

Inquinamento. La nuova sfida di fronte all'intera Europa è quella di garantire la libertà di movimento senza "sporcare" ulteriormente l'aria. Un problema avvertito con drammatica urgenza in tutta la pianura padana. L'inverno con i suoi picchi di Pm10 nell'aria ha riproposto con forza l'esigenza di ripensare le politiche di mobilità. A partire dalle auto che usiamo

Si è svolto a Treviso il 4° Seminario nazionale di Pastorale sociale, intitolato: Cercare un nuovo inizio, per una pastorale sociale capace di futuro: lavoro, giovani, sostenibilità

A confrontarsi, fra gli altri, in quel di Treviso i direttori degli uffici di Pastorale sociale delle diocesi italiane e referenti di numerose associazioni, alla ricerca di un nuovo inizio che sappia cogliere le sfide dei tempi che corrono. 

L'argomento è di quelli attuali: il bisogno di far convivere il profitto dell'impresa con la necessità di creare benessere per tutto il tessuto economico, a cominciare dalle famiglie.

Ospiti dell'accademia delle professioni Dieffe, ne discuteranno a Noventa Padovana il prossimo 29 marzo l'assessore regionale Elena Donazzan e Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima oltre a numerosi imprenditori e tecnici. A moderare il dibattito il direttore di Tempi, Emanuele Boffi.

Vent'anni e oltre 42 mila soci affidati alla professionalità di 265 dipendenti attivi solo in Italia. I numeri di Banca Etica sono di tutto rispetto, a cominciare dal capitale sociale di 70 milioni di euro, e la caratterizzano ormai come una scommessa vinta: fare banca per davvero, ma senza dimenticarne le implicazioni sociali.

Dal 6 marzo la complessa macchina del Reddito di cittadinanza inizia a muoversi, si tratta di un ingranaggio articolato che deve coordinare Caf, Inps, centri per l'impiego e non ultimi gli uffici postali.

In gioco c'è l'efficacia di un provvedimento su cui, inutile negarlo, il Governo ha scommesso molto sia in termini economici che politici. 

Riuscirà il nuovo strumento di welfare nell'ambizioso progetto di abolire la povertà? Ma, soprattutto, sapranno gli italiani convivere con quella che si preannuncia come una rivoluzione in equilibrio precario tra stato sociale e assistenzialismo di stato? 

Adriano Olivetti, l'ingegnere, l'industriale e il politico. A quasi sessant'anni dalla scomparsa di Adriano, dell'epopea industriale e civile dell'Olivetti di quel periodo rimane forse troppo poco: splendide macchine da scrivere e da calcolo, una città cosmopolita — Ivrea — urbanizzata ad immagine e somiglianza dell'azienda e un enorme archivio di progetti, carteggi e grandi illusioni.

Ciò che non è invecchiato di un giorno sono i pensieri, gli scritti di Adriano Olivetti. Scopriamone tre.