Chiesa nel mondo

L’incontro col Risorto, evidenzia un vuoto e un compito: “Figlioli, non avete nulla da mangiare? No”. È proprio così che irrompe la Pasqua: dagl’inferi del nostro niente, amato e rispettato da Gesù, e chiamato in causa. Con inconcepibile, tenerezza che rivoluziona la vita. Questa è la Pasqua reale, non quella delle cartoline o dei messaggini riciclati. È la situazione di noi oggi, nel tempo di Pasqua, con le fatiche, i pensieri, le esitazioni e le severe domande che sono quelle di prima. Ma “dopo queste cose” (Gv 21,1) non è più la stessa cosa

La casa è il luogo degli affetti. E, per Albino Luciani, fu sempre un punto di riferimento. Lo ha raccontato Loris Serafini, direttore del Museo Albino Luciani (Musal) di Canale d’Agordo (Belluno), profondo conoscitore del “Papa del sorriso”. Lo hanno confermato i nipoti Roberto Petri (figlio della sorella di Albino, Antonia), e Pia e Amalia (figlie del fratello di Albino, Edoardo), aggiungendo anche che “quando Albino tornava a casa, chiedeva sempre se ci fossimo comportati bene”. È stato un susseguirsi di aneddoti, sabato 23 aprile, l’incontro nella parrocchiale di San Giovanni Battista, che ha preceduto l’inaugurazione della rinnovata casa natale di Papa Giovanni Paolo I

Un libro che esplora la rimozione della dicotomia eros-agape in favore di un nuovo accordo tra i sessi e all’interno di una Chiesa assai attenta alla questione dell’unione tra uomo e donna; e una rilettura dei Promessi Sposi: capolavoro della narrativa italiana che è tale proprio per l'abissale conoscenza del male e per il coraggio di porvi come argine non dotti, intellettuali, potenti, uomini di Chiesa, ma due persone comuni

Il sacerdote ambrosiano sarà beatificato assieme ad Armida Barelli il prossimo 30 aprile nel duomo di Milano. Don Cristiano Passoni ne ricostruisce le tappe biografiche, segnalando la semplice spiritualità del prete che ha vissuto il ministero tra la gente, al servizio della parrocchia, dei giovani e dell’Azione cattolica. “Il Regno, come spiega Gesù, accade nel gesto quotidiano e straordinario della semina, della pesca, del lievito nascosto in mezzo alla farina. Così è stato don Mario”

Promotrice, assieme a padre Gemelli, dell’Università Cattolica, fondatrice dell’Istituto secolare delle missionarie della regalità di Cristo e di innumerevoli altre iniziative, la prossima beata (Milano, 30 aprile) è tratteggiata nel volume “Armida Barelli, da Milano al mondo” di Luca Diliberto. “La forza della Gioventù femminile di Azione cattolica – afferma l’autore – fu soprattutto di alimentare un protagonismo delle donne a tutto campo, nella vita ecclesiale, culturale e civile”

Il presidente della Pontificia Accademia monsignor Paglia, che guida la Commissione assistenza anziani, legge con soddisfazione la risoluzione approvata il 21 aprile della Commissione diritti umani. “Siamo assolutamente sulla buona strada, è una rivoluzione copernicana che mette al centro l'uomo e non il sole. La chiave è l'abitazione, all'interno di un continuum assistenziale”

“L’aria è ammorbata dallo spirito di morte. Cosa vogliamo farne della risurrezione di Cristo? Possono risorgere la politica, l’economia, la scienza, la cultura? Una preghiera per l’Europa: questo, intanto, possiamo fare, perché non dobbiamo delegare al Cielo la responsabilità di ciò che sta accadendo sulla terra e che passa proprio dal nostro coraggio di fare la pace, di far fare la pace”. 

Si intitola “Il soffio dello Spirito” il nuovo volume dello storico Giorgio Vecchio che ricostruisce la presenza dei cattolici nelle formazioni partigiane in numerosi Paesi europei contro i regimi di Hitler e Mussolini. Motivazioni religiose e morali si accompagnavano a sentimenti libertari e democratici. Ci furono forme di Resistenza “civile” (per esempio con l’opera di salvataggio di ebrei e perseguitati), accanto a quella operata con il ricorso alle armi. “Il vero problema di coscienza, allora, non era sull’uso delle armi, ma sulla liceità o meno di usarle in mancanza di un’autorità politica legittima”

“Oggi varie Chiese orientali, cattoliche e ortodosse, e anche diverse comunità latine, celebrano la Pasqua secondo il calendario giuliano. Noi l’abbiamo celebrata domenica scorsa, secondo il calendario gregoriano. Porgo loro i miei auguri più cari: Cristo è risorto, è risorto veramente! Sia Lui a colmare di speranza le buone attese dei cuori. Sia Lui a donare la pace, oltraggiata dalla barbarie della guerra. Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi, la guerra si è inasprita. È triste che in questi giorni, che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la risurrezione; ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola”.