Chiesa nel mondo

“Da ormai più di un mese, le immagini di morte e distruzione che stanno invadendo l’Ucraina sono sotto gli occhi di tutti. Macerie, esplosioni, brandelli di case e vita riempiono i nostri occhi da quel 24 febbraio, quando città e persone del XXI secolo sono tornati indietro di più di settanta anni ad un periodo ed uno scenario bellico. Aiuti economici e materiali sono arrivati in Ucraina da tutto il mondo”. 

Sabato 14 maggio alle ore 10.30 S.E.R. Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, presiederà presso la Chiesa della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 14) una solenne Celebrazione eucaristica in preparazione alla prossima beatificazione della Venerabile Suor Maria Carola Cecchin (1877-1925), la prima suora cottolenghina elevata agli altari.

“Non basta osservare per ascoltare” né “basta dare conto di ciò che avviene per partecipare pienamente alla ricerca della verità”. Con queste parole Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, sintetizza il messaggio del Sussidio pastorale Con l’orecchio del cuore , preparato dalla Commissione nazionale valutazione film della Cei in vista della 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che si celebrerà domenica 29 maggio.

Demetrio Albertini: un nome che fa venire i brividi a chi ama il gioco del calcio, specie se è un tifoso del Milan. Non tutti sanno, però, che l'attuale presidente del settore tecnico della Figc ha iniziato la sua avventura sportiva in un oratorio e che suo fratello maggiore è un sacerdote, don Alessio

Sono attualmente 200 i profughi dall’Ucraina transitati e registrati sul territorio del Patriarcato di Venezia dallo scorso 28 febbraio; 131 quelli accolti. Si tratta di 105 adulti, 94 minori e un minore non accompagnato; 44 nuclei familiari, 16 single e sette uomini. Di questi, 131 sono stati accolti (65 adulti e 66 minori); 69 hanno invece scelto di allontanarsi volontariamente.

Sommando le cifre dei due bilanci presentati in queste ore da Caritas-Spes e Caritas Ucraina, si può dire che dall’inizio del conflitto, i centri e i volontari dei due organismi, diffusi capillarmente su tutto il territorio ucraino, sono riusciti a raggiungere e aiutare 1.400.000 persone. Caritas-Spes esprime preoccupazione per le Caritas presenti nei territori occupati dai russi, in particolare nella città portuale di Berdyansk, tra Mariupol e Mykolaiv, dove “i rischi per i dipendenti del centro sono peggiorati”.

“A molti la vecchiaia fa paura. La considerano una sorta di malattia con la quale è meglio evitare ogni tipo di contatto. È la ‘cultura dello scarto’. Ma, in realtà, una lunga vita – così insegna la Scrittura – è una benedizione, e i vecchi non sono reietti dai quali prendere le distanze, bensì segni viventi della benevolenza di Dio che elargisce la vita in abbondanza”.