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“È dalle 3 e mezzo di stanotte che hanno cominciato a bombardare e solo ora, da qualche minuto, hanno smesso. Tutta la città è stata colpita, anche l’aeroporto. Hanno colpito il policlinico che fungeva da punto di raccolta e distribuzione degli aiuti umanitari. È stato colpito questa mattina ed ora è fuori uso. Il bilancio dell’attacco è di 6 morti, 17 feriti”.

Dal Consiglio europeo un "decalogo" per affrontare l'emergenza militare, umanitaria ed economica scatenata dall'attacco russo al popolo ucraino. Ieri tre meeting a Bruxelles - Nato, G7 e Ue - con il presidente Usa Biden hanno ribadito il sostegno a Kiev e confermato l'ostilità politica ed energetica verso il Cremlino. La situazione bellica non consente di tirare troppo la corda: la minaccia chimica e nucleare di Putin terrorizza il vecchio continente, che nel frattempo è impegnato a ospitare i profughi e a fare i conti con il possibile taglio delle forniture di gas

“Abbiamo avuto un incontro rispettoso, cordiale, molto diplomatico tra la delegazione del governo degli Stati Uniti e quella venezuelana. C’erano le bandiere degli Stati Uniti e del Venezuela e sembravano belle, unite come dovrebbero essere”. Non stava nella pelle, lo scorso 7 marzo, il presidente del Venezuela Nicolás Maduro, nel descrivere l’incontro, clamoroso e sorprendente, con una delegazione degli Stati Uniti, inviata da Joe Biden a Caracas, a tre anni di distanza dal gelo totale intercorso tra i due Paesi. È l’effetto geopolitico ed economico più rilevante, nel Continente americano, conseguenza della guerra in Ucraina

Con pensiero alla guerra in Ucraina e alla sfida russa all'Occidente, mons. Komarica rivive gli orrori della pulizia etnica operata dai serbo-bosniaci durante la guerra in Bosnia (1992) che ha visto soffrire i cattolici croati di Banja Luka, oggi capitale della Repubblica Srpska. La scelta di non combattere che ha salvato molte vite. L'impegno per aiutare tutti, ieri come oggi, senza distinzione di etnia e fede

La denuncia di Unicef: "Uno dei più rapidi sfollamenti su larga scala di bambini dalla Seconda Guerra Mondiale". Secondo le Nazioni Unite sono 78 i minori uccisi e 105 i feriti, per l'Oms più di 450 mila tra  6 e 23 mesi hanno bisogno di sostegno alimentare integrativo. Russell: "Sicurezza, benessere e accesso ai servizi essenziali minacciati da una orribile violenza senza sosta"

L'iniziativa di "Avvocato di strada": raccolta di informazioni, buone prassi e casi, orientamento ai servizi, una pagina di Faq.  E con il Tavolo Asilo la richiesta di "una progettazione di ampio respiro per l’accoglienza". Il presidente Mumolo: "Il conflitto presenterà il conto più salato alle persone più fragili" 

In 7 anni di conflitto oltre 24.600 attacchi aerei hanno distrutto il 40% delle abitazioni nelle città, causando oltre 14.500 vittime civili solo dal 2017. Senza un cessate il fuoco immediato 2 yemeniti su 3 quest’anno si troveranno sull’orlo della carestia: 17,4 milioni soffrono già la fame, potrebbero salire a 19 milioni entro la fine dell’anno. Drammatico l’impatto della crisi Ucraina sull’aumento dei prezzi

Presentato il report realizzato dal Censis per Assindatcolf, una radiografia dei servizi familiari in Italia. Il 79,5% delle famiglie datrici di lavoro associate ricorre a una colf, il 20,4% a una badante e il 7,1% si avvale delle baby sitter. Con costi mensili variabili tra 650 e 1.200 euro. Zini: “Lavoro domestico diventato un pilastro del welfare, urgente un intervento dello Stato”

Tante persone silenziosamente stanno lasciando il Paese: oltre 50 mila si sarebbero finora trasferiti in Armenia, gli Emirati Arabi sono un’altra meta amata per chi deve difendere i propri averi dalle sanzioni; in Occidente cercano nuovi sbocchi insegnanti, accademici, intellettuali. “Approvo molto quello che fanno” racconta al Sir una fonte cattolica che vive a Mosca e chiede di restare anonima. “Molti hanno un forte senso delle libertà personali e questo non lascia loro motivi per restare”. C’è chi lascia perché ha paura per il proprio futuro: si fermeranno le possibilità di crescita e di carriera in molti ambiti”. Chi riesce ad espatriare è una minoranza, “molti non hanno queste possibilità”