Una scuola, mille storie

Rapporto Istat "La salute mentale nelle varie fasi della vita". Nell’anno 2016/2017 gli alunni con disabilità sono circa il 3%: la quota più importante è rappresentata dalla disabilità intellettiva. I più frequenti sono i disturbi del comportamento e dell’attenzione, dello sviluppo e della sfera affettiva. Sono 1.064 i ragazzi nelle strutture residenziali.

Una scuola di programmazione informatica transnazionale che sia incubatrice di nuove imprese, maratone per hacker (social hackathon) con una giuria composta da imprenditori veneti chiamati a valutare e selezionare idee innovative di business in materia di trasporti, riciclo, spreco alimentare e invecchiamento, la rigenerazione di alcuni siti della prima industrializzazione del Veneto, come la Fabrica Alta di Schio, in laboratori di creatività e residenze d’artista: sono alcune delle idee progettuali che sono state selezionate dalla Direzione formazione e istruzione della Regione Veneto con il primo bando “INN Veneto”, programma per il rientro dei cervelli in fuga e lo sviluppo di innovazione sociale.

«Il decreto dignità cancella una delle più odiose imposizioni della Buona scuola di Renzi: abbiamo messo la parola fine alla pratica di assumere per 36 mesi docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari su posti vacanti e disponibili per poi licenziarli senza alcuna possibilità di proseguire il loro rapporto di lavoro. Già quest'anno il ministro Bussetti ha chiesto la stabilizzazione di 57.000 lavoratori già presenti nelle graduatorie ad esaurimento e in quelle concorsuali».

A un mese dall'inizio dell'anno scolastico, 70 scuole del Friuli Venezia Giulia non hanno ancora un dirigente scolastico; mancano 400 insegnanti di sostegno e 74 responsabili dei servizi amministrativi. A lanciare l'allarme in un comunicato il segretario generale regionale di Cisl Scuola, Donato Lamorte.

A denunciare maltrattamenti e abusi raramente sono i minori. «Spesso l'abuso non è proprio vissuto come un fatto traumatico, per il minore può rientrare anche nella normalità. A volte le segnalazioni arrivano dai genitori quando ovviamente non sono loro gli abusanti, mentre sono tante e sono aumentate nell'ultimo periodo quelle che provengono dalle scuole, dai luoghi frequentati dai minori grazie ai centri di ascolto presenti in quasi tutti gli istituti».

«L'Italia percorra la via maestra tracciata dalla Francia e vieti l'uso degli smartphone nelle aule scolastiche». A lanciare l'appello è Maria Domenica Di Patre, vicecoordinatrice nazionale della Gilda degli Insegnanti, commentando l'approvazione da parte del parlamento francese della legge che mette al bando i telefoni cellulari nelle scuole e invitando il governo italiano a seguire l'esempio d'oltralpe.

Riproposto anche quest'anno il bando "Città che legge", promosso dal Centro per il libro e la lettura d'intesa con ANCI, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani. 450 i comuni italiani che hanno ottenuto la qualifica, fra questi molti sono veneti. Tra le linee di intervento da finanziare, nel bando si sottolinea l'importanza di «favorire la cooperazione tra istituzioni scolastiche, biblioteche, enti locali, librerie, istituti culturali, istituzioni della formazione superiore, centri provinciali per l’istruzione degli adulti ed enti di ricerca per l’attivazione di iniziative di promozione della lettura nei territori» (art. 2, comma 1, lettera b) e «valorizzare e promuovere le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da istituzioni scolastiche, biblioteche, associazioni culturali e librerie, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione, ivi inclusi i soggetti, anche minori, ospedalizzati o detenuti» (art. 2, comma 1, lettera c).

«Con le semplificazioni approvate nell’ambito del decreto legge Ministeri, il Governo dà un segnale importante e concreto sull’edilizia scolastica. Stiamo dimostrando con i fatti che per noi la sicurezza dei nostri ragazzi è una priorità: le norme approvate consentiranno di spendere più velocemente e in modo più efficiente le risorse che abbiamo già a disposizione». Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.

«La legge 107 non ha introdotto l'alternanza scuola-lavoro, bensi' l'ha resa obbligatoria. Con un'imposizione massiva e intensa ma senza strumenti. Elemento che ha generato confusione e disparità di gestione tra le scuole e le diverse realtà in cui i diversi progetti di alternanza si sono sviluppati. Con il risultato di subire il percorso di alternanza anzichè coglierne le potenzialità orientative».

Il 64,4% dei candidati prende un voto superiore a 70/100. Sono disponibili i primi risultati relativi agli Esami di Stato della scuola secondaria di II grado che emergono dalle rilevazioni effettuate dal MIUR.

In occasione della cerimonia di conferimento presso il Consiglio regionale del Veneto della prima borsa di studio in memoria di Gloria Trevisan e Marco Gottardi, i due sfortunati giovani veneti tragicamente scomparsi nel rogo della Grenfell Tower di Londra, l'assessore Regionale all'Istruzione e al Lavoro del Veneto Elena Donazzan, interviene con una propria nota.

«Il regolare inizio del prossimo anno scolastico in Veneto è a fortissimo rischio». Lo scrive il presidente della Regione Veneto Luca Zaia al ministro per l’Istruzione Marco Bussetti, segnalando la situazione di emergenza nella quale versa la scuola primaria in Veneto a causa della carenza di insegnanti.