Una scuola, mille storie

Al via la 21esima edizione di Exposcuola: educazione, formazione e lavoro saranno i protagonisti alla Fiera di Padova il 15-16-17 novembre.  “Scegliere per crescere” è lo slogan che riassume e ben rappresenta la finalità di Exposcuola, l’appuntamento diventato tradizione per studenti, famiglie e insegnanti, organizzato da Populus e GEO Spa. Una manifestazione per la scelta post terza media che quest'anno si arricchisce anche di un'area dedicata al mondo Università. Tanti gli eventi in programma sia per aiutare gli studenti ad orientarsi nella scelta nella scuola sia per approfondire tematiche importanti e aiutarli a diventare cittadini responsabili. 

Stanziati 1.4 milioni di euro per 38 edifici scolastici danneggiati dal maltempo. Il Ministro dell'Istruzione dell'Università e della ricerca ha firmato un decreto per i primi interventi urgenti per le province di Belluno e Vicenza, le più colpite. La maggior parte degli interventi finanziati riguarda il rifacimento dei tetti, il ripristino delle coperture e dei serramenti a seguito di infiltrazioni di acqua.

Inviata la circolare alle scuole per le iscrizioni al nuovo anno scolastico che saranno aperte dal 7 al 31 gennaio 2019. Tempi anticipati, rispetto alle passate iscrizioni che si erano svolte a partire dalla metà di gennaio e fino ai primi di febbraio, per chiudere prima anche le operazioni relative al personale, una priorità fortemente voluta dal Ministro Marco Bussetti. Per le scuole dell'infanzia la procedura è cartacea, per tutte le altre invece è online.

Un tempo era "Educazione Civica" ora invece si parla di "Cittadinanza e Costituzione", un insegnamento più complesso che dovrebbe sviluppare competenze trasversali negli studenti. Obiettivo è costruire competenze di cittadinanza e il lavoro è distribuito su più insegnamenti. Ministero dell'Istruzione, Senato della Repubblica e Camera dei Deputati lavorano in stretta collaborazione per dare alle scuole strumenti che favoriscano la progettazione e la riflessione sui principi e l'attualità della Carta costituzionale. Diversi i percorsi didattici ai quali le scuole possono aderire. 

Da un po’ di tempo a questa parte in ambito educativo e pedagogico si parla molto di soft skills. Chissà se i diretti interessati – i teenager, altrimenti detti "discenti"– sanno cosa sono le soft skills e perché perfino la scuola sta tentando di rivoluzionare il sistema di insegnamento dei saperi, cercando di porre in rilievo queste "abilità". L’espressione soft skills è di provenienza anglosassone e sta ad indicare tutte quelle abilità “pratiche” o trasversali che risultano vincenti per affrontare criticità scolastiche, lavorative ed esistenziale. In realtà molte sono di natura relazionale e puntano anche a stabilire un clima di benessere fra le persone. Si contrappongono alle cosiddette hard skills, che invece sarebbero le competenze specifiche nelle lingue, o nella matematica, o nelle arti, ad esempio.

Il nuovo corso scolastico del governo del cambiamento sull'alternanza è intervenuto con una sforbiciata pesante. Si è cominciato a rivedere le regole sulla Maturità, prevedendo che almeno per quest'anno non sia più necessario per l'accesso alle prove lo svolgimento delle ore obbligatorie di alternanza scuola-lavoro. Nella legge di Bilancio, poi, ecco il taglio delle ore (e il cambio di nome: si parla di percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento). Taglio delle ore significa anche taglio dei fondi. Ma la qualità deve rimanere intatta.

Educazione finanziaria: arriva in classe il progetto "Il risparmio che fa Scuola" che coinvolgerà oltre un milione di studenti, 40mila insegnanti e 20mila scuole nell'arco di quattro anni. Una iniziativa promossa da Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Oltre al progetto c'è anche un Protocollo di intesa, “Promozione della cultura e dei valori del risparmio nella formazione scolastica”. 

Quali difficoltà deve affrontare un bambino o un ragazzo che ha alle spalle un percorso di adozione nell’inserimento e frequenza scolastica? Nel caso dei bambini adottati, che hanno generalmente vissuto esperienze dolorose e una storia difficile, l'inserimento e la frequenza a scuola si arricchiscono di complessità specifiche: spesso, rispetto ai loro coetanei non adottati, possono presentare difficoltà relazionali e di apprendimento. La scuola può dare un significativo contributo nel facilitare l’integrazione ed una crescita armonica. È in questo ambito che i bambini fanno esperienza di un quotidiano confronto che richiede diverse capacità (cognitive, emotive, relazionali). Due aspetti risultano di fondamentale importanza: il tempo e la fiducia. E dobbiamo ricordarci che non esiste un bambino senza talenti, ognuno è portatore di talenti e i bambini adottati sono bambini, senza etichette.

L'approccio tecnologico impatta pesantemente sulle capacità attentive e le riduce notevolmente. Immagini, messaggio breve e rapidità: questo il triplice tratto dell’odierna comunicazione. Soprattutto la rapidità sembra essere requisito essenziale, anche fra i banchi di scuola.  

Il divario nel rendimento scolastico tra i bambini della classe medio-alta e quelli a basso reddito è visibile fin dall'età di 10 anni e si allarga per tutta la vita: lo dice il nuovo rapporto Ocse “Equity in education”. Cosa vuol dire? La scuola non funzione più come “ascensore sociale”, non aiuta la mobilità, non offre le opportunità che ci si potrebbe aspettare e chi proviene da una situazione svantaggiata fa più fatica ad avere accesso ad una istruzione di qualità. L’ambiente socio-economico di provenienza è un fattore preminente, sia sul rendimento scolastico che sulla prosecuzione degli studi. E l’Italia è uno dei Paesi con la situazione peggiore.

Digital Transformation. Tecnologie digitali come strumento di cittadinanza attiva, sviluppo sostenibile, è un progetto gratuito di Educazione alla Cittadinanza Globale finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che coinvolge ben 12 regioni italiane e si rivolge a docenti e studenti delle scuole secondarie di II grado. Fra le associazioni coinvolte anche Amici dei Popoli Padova. Per lanciare il progetto martedì 30 ottobre ci sarà un flash mob online per un uso consapevole delle tecnologie digitali. Lo scoop sviluppare competenze significative sull’uso dei media e dei social media e tecnologia digitale per contribuire alla crescita di una società equa e inclusiva.

L’accesso al sistema di istruzione per tutti è sempre stato un volano per promuovere l’inclusione sociale e per incentivare la mobilità sociale. La presenza della scuola in Italia ha sconfitto l’analfabetismo di massa, ha permesso ai figli di operai e di contadini di ottenere un diploma e di accedere all’Università: è stato e continua ad essere, anche se con qualche difficoltà nel contesto attuale, uno strumento che ha favorito l’integrazione tra i cittadini.

Il nuovo Protocollo d’intesa firmato dal Ministro Marco Bussetti e da Francesco Schittulli, Presidente della LILT - Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Le attività previste dal Protocollo si tradurranno in progetti che vanno dalla formazione per gli insegnanti, alle attività di sensibilizzazione verso gli studenti, declinate diversamente in base all'età, verso le loro famiglie, passando anche attraverso laboratori e tirocini.