Una scuola, mille storie

Al via le iscrizioni per il corso Dislessia Amica Livello Avanzato, il nuovo percorso formativo realizzato da AID, Associazione Italiana Dislessia con il sostegno di Fondazione TIM e di intesa con il MIUR. Dopo il successo delle edizioni passate, che ha visto il coinvolgimento di oltre 6mila istituti, quest’anno ci sono alcune novità, a partire dal fatto che la formazione è aperta anche agli insegnanti della scuola dell’infanzia. Al termine del percorso la scuola può acquisire il bollino di Dislessia Amica- livello avanzato. L’intento dell'iniziativa è ampliare le conoscenze e le competenze dei docenti, necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per tutti gli alunni ed in particolar modo per gli studenti con DSA.

La condizione sociale della famiglia quanto incide sulle competenze degli studenti? Gli studenti più bravi sono quelli che hanno anche maggiori possibilità economiche? E vivere al Nord o al Sud incide ancora molto nell'educazione e nella possibilità di accedere a percorsi scolastici adeguati? Uno degli obiettivi del sistema educativo dovrebbe essere consentire a tutti di accedere ai livelli più alti di istruzione, a prescindere dalle condizioni della famiglia, perché ogni studente ha il diritto di sviluppare le proprie competenze e il proprio potenziale. È un principio importantissimo, un cardine, per un sistema scolastico equo, ma anche per una società che aspiri ad essere altrettanto equa e democratica. Purtroppo però spesso i livelli di apprendimento di chi nasce in una famiglia svantaggiata sono più bassi: un aspetto, questo, che non deve essere sottovalutato perché altrimenti il rischio è che i territori più deprivati producano minore capitale umano, aggravando la propria condizione. 

La Fism Veneta, guidata da Stefano Cecchin, l’Ufficio scolastico regionale del Veneto, diretto da Augusta Celada, con la partecipazione dell’Istituto nazionale per la valutazione scolastica (Invalsi), rappresentato dalla presidente Anna Maria Ajello hanno organizzato la quarta edizione del seminario regionale dedicato ai temi dell’infanzia. Il 12 gennaio gli insegnanti delle Scuole dell’Infanzia Statali e Paritarie del Veneto si sono riunite a Zelarino per approfondire il tema “La scuola dell’attenzione e dell’intenzione – Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari per l’Infanzia”. Una sinergia, quella fra l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto (USR) e la FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) che dura da quattro anni: dopo la prima edizione, nell’ottobre 2015, focalizzata su “Indicazioni nazionali per il curricolo”, nel 2016 si è parlato di “Valutazione e Autovalutazione nei servizi per l’infanzia” e nel 2017  “Giochiamo con le metodologie”, cioè il tema dell’ambiente di apprendimento focalizzando l’attenzione sulle pratiche metodologiche collegate alla didattica per competenze. Quest'anno punto focale sono le competenze chiave nella scuola dell'infanzia in un'ottica di cittadinanza attiva.

Annunciate le città che ospiteranno le finali dei campionati studenteschi che prevedono oltre 5mila istituti partecipanti e 1,4 milioni di studenti iscritti. Fra le prescelte anche una in Veneto, Treviso, per il basket. L'annuncio è stato dato dal Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca nel corso di un evento al quale hanno partecipato anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti, il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Luca Pancalli e il Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Veronica Nicotra. Svelate anche le città sede dei Campionati Mondiali. L'incontro è stato anche occasione per fare il punto sulla sperimentazione didattica "Studenti- Atleti" che il MIUR porta avanti con il CONI, Lega Seria A e Comitato Paralimpico.Si è parlato anche di quali azioni mettere in campo per promuovere lo sport a scuola, in particolare in riferimento agli alunni con disabilità.

Il Liceo Fermi è andato all’Università di Padova per validare i risultati del progetto europeo eCraft2Learn, un  progetto europeo da 2 milioni di euro, dedicato a insegnanti e studenti con il quale è stato creato un ecosistema che si integra nel percorso didattico curriculare per sviluppare le nuove competenze per il XXI secolo. Il 22 novembre e il 6 dicembre, in concomitanza con la Settimana Europea della Robotica (16-25 novembre 2018) organizzata da euRobotics, l’associazione europea per la robotica, 15 studenti del Liceo sono stati ospitati nelle aule del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) dell’Università di Padova, partner del progetto. Il Liceo Fermi è stato scelto perché già impegnato in laboratori robotici in ambito extra curriculare. Gli studenti padovani competeranno anche nella finale della gara internazionale Zero Robotics programmando dei minisatelliti-robot che si trovano all'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Al via da oggi ufficialmente le iscrizioni scolastiche: le famiglie già dal 27 dicembre potevano registrarsi al sito dedicato, ma le iscrizioni vere e proprie si possono effettuare dal 7 gennaio al 31. Il genitore che compila il modulo di domanda dovrà anche dichiarare di aver effettuato la scelta in osservanza delle norme che impongono la condivisione della responsabilità genitoriale.

Dal nuovo reclutamento dei docenti nella scuola con concorsi più snelli alle assunzioni dei ricercatori universitari, la revisione dell'alternanza scuola - lavoro con una riduzione delle ore, più risorse per il tempo pieno: ecco i contenuti della Legge di bilancio per i settori di competenza del Ministero dell'Istruzione,  Università e Ricerca. Secondo il Ministro Marco Bussetti la manovra «Contiene misure concrete e getta le basi per il lavoro dei prossimi mesi. Siamo intervenuti risolvendo questioni importanti». Scettico invece il fronte dei sindacati della Scuola per i quali non ci sono investimenti ma solo piccoli aggiustamenti con misure a costo zero.  

272.167 gli alunni con sostegno (il 3,1% del totale degli iscritti) a frequentare i corsi in 56.690 scuole sul territorio nazionale. Gli insegnanti per il sostegno sono circa 156mila (dato Miur), con un rapporto di 1,5 alunni per insegnante. Soltanto il 32% delle scuole risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche. Una scuola su quattro risulta carente di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con sostegno. Circa il 5% delle famiglie di alunni con sostegno ha presentato negli anni un ricorso al Tar per ottenere l’aumento delle ore. Sono alcuni dei poco rassicuranti dati contenuti nel report “L’inclusione scolastica: accessibilità, qualità dell’offerta e caratteristiche degli alunni con sostegno”, diffuso dall’Istat e relativo all’anno scolastico 2017-2018.

Raccolte ben 60mila firme a sostegno della proposta di legge popolare con cui si intende introdurre l’educazione alla cittadinanza come materia obbligatoria nelle scuole. Saranno consegnate venerdì 4 gennaio alle ore 12 alla Camera da una delegazione dell’Anci,composta tra gli altri dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra. Un risultato ottenuto grazie al sostegno fondamentale di sindaci, amministratori locali, editori dei giornali, professori e studenti. Una proposta di legge per formare cittadini consapevoli, appoggiata dalla rete di associazioni #ASCUOLADIEROI, il cui contributo è stato rilevante e che lo scorso ottobre ha lanciato l’omonima campagna di comunicazione. Tanti anche i comuni del Veneto che hanno aderito.

L'insegnamento della religione cattolica, frutto della revisione del Concordato del 1984, è opportunità di formazione personale, proposta educativa e approfondimento culturale. Scelta da una maggioranza ancora cospicua di studenti e famiglie, è un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche degli alunni e gli insegnanti di religione cattolica sono preparati all’ascolto, presupposto per sviluppare un confronto serio e culturalmente fondato. Sono alcuni dei concetti ripresi dal messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) agli studenti e ai genitori che nei prossimi giorni dovranno decidere se avvalersi o meno della religione cattolica (Irc) per l’anno scolastico 2018-19.

L'educazione finanziaria? Praticamente inesistente! Gli studenti italiani brancolano nel buio. Il nostro Paese è agli ultimi posti in Europa per la conoscenza delle nozioni di economia più elementari. Carte di credito e carte di debito vengono confuse, le carte prepagate sono le più utilizzate, ma senza conoscerle. Meglio usare il denaro contante? Sì, ma il costo del denaro cos'è? Una ricerca di Skuola.net rileva che quasi 3 ragazzi su 4 sarebbero ben lieti di saperne di più proprio grazie alla scuola. 

I dirigenti avvertono di essere sottoposti a richieste lavorative elevate: la ricerca della LUMSA per conto di Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), in collaborazione con l’Osservatorio nazionale per la salute e il benessere degli insegnanti (Onsbi) porta i dati sullo stress dei dirigenti. Il 90% del campione dichiara che il proprio lavoro è distribuito in modo irregolare. Molti di loro si sentono minacciati da episodi di violenza a scuola, scarsamente e poco tempestivamente informati rispetto alle necessità della propria funzione.

Alla vigilia di Natale il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti firma l’Atto di Indirizzo con le priorità politiche per il 2019. Insieme agli auguri di Natale alle scuole, nei quali invita i docenti a riflettere sul carico di compiti che saranno assegnati durante le vacanze, arrivano anche le undici priorità politiche che riguardano edilizia scolastica, inclusione scolastica, contrasto alla dispersione, ma anche percorsi formativi, reclutamento del personale della scuola, ricerca. Un piano strategico per migliorare la qualità e l’efficacia di diversi settori scolastici.

L'Italia spende in educazione meno della maggior parte dei paesi europei. Lo dice l’ultimo dossier dell’Osservatorio sulla povertà realizzato da "Con i bambini" e "Fondazione Openpolis". Già prima della crisi l nostro Paese si trovava nella seconda metà della classifica europea per percentuale di spesa in istruzione rispetto al Pil. Dal 2011 si colloca stabilmente negli ultimi posti. Nel 2016 (ultimo anno disponibile con i dati Eurostat) risultava quintultima tra i 28 Paesi dell’Unione europea. Un dato che sicuramente non è garanzia né tantomeno indicatore della qualità del sistema educativo, ma che rischia di essere una scelta miope, per le opportunità offerte ai più giovani e per gli stessi presupposti di crescita del Paese. 

50 milioni di euro per la costruzione di nuove palestre e strutture scolastiche sportive e per la messa in sicurezza di quelle esistenti. A questo si aggiunge l’approvazione in prima lettura alla Camera del testo unificato delle proposte di legge in materia di insegnamento dell'educazione motoria nella scuola primaria. Due importanti iniziative per rilanciare lo sport a scuola, un'attività che consente di diffondere l’educazione ai corretti stili di vita, ma che ha anche importanti risvolti educativi, dall'imparare la disciplina, al rispetto delle regole e dell’autorità, dal senso di responsabilità, alla capacità di fare squadra e controllare il proprio corpo. Non da ultimo creare nuove palestre significa offrire ai ragazzi spazi fruibili al di fuori dall’orario scolastico, un modo per contrastare la dispersione scolastica e, al contempo, favorire la diffusione della pratica sportiva.