Diocesi

Niente grest, ma lo spirito è lo stesso. L'estate è alle porte e, pur fra mille difficoltà, sono numerose le parrocchie che hanno deciso di proporre attività rivolte ai bambini e ai ragazzi nel rispetto delle normative e delle indicazioni della Diocesi.

Si è chiuso domenica sera in Basilica del Santo a Padova con il concerto dei Solisti Veneti, diretti dal maestro Giuliano Carella con la partecipazione del celebre flautista Roberto Fabbriciani, il Giugno Antoniano 2020. Una rassegna che, dovendo tenere conto delle disposizioni restrittive per il contenimento della pandemia di Covid19, quest’anno ha aggiunto nuove modalità di fruizione rispetto al passato, principalmente via tivù, web e social. Una decisione, questa, che non ha lesinato emozioni ai pellegrini in presenza e on line, e ha ottenuto cifre da record per ascolti e visualizzazioni.

Lo sanno bene i colossi della Silicon Valley: il vero petrolio, oggi, sono i dati. Avere a disposizione dati puntuali e precisi permette di valutare meglio la situazione di un settore in un determinato momento e agire nel modo più giusto. E tutto questo non solo nella finanza, ma anche nel campo della solidarietà.

Le parrocchie non si arrendono alle difficoltà legate al Covid-19 e lanciano interessanti proposte estive per bambini e ragazzi. A Monselice si farà il grest, rileggendo l’Esodo alla luce della pandemia. A Este e a Battaglia Terme sono iniziati invece i centri estivi con aiuto compiti e laboratori espressivi. Anche a Mestrino voglia di ripartire.

Grest lontani ma vicini, per elementari e medie in due turni, a giugno e agosto, Tea&Caffè per le elementari, a sostegno dei bambini che non hanno potuto seguire la didattica a distanza e Escuela de Verano, in spagnolo, una sorta di alternanza scuola-lavoro per gli studenti del liceo linguistico: ecco le proposte estive per Thiene. 

«È stato un momento intenso e di forte vicinanza al vissuto di sofferenza e di impegno di tante persone e particolarmente emozionante perché il papa ha impegnato la maggior parte del tempo dell’udienza a passare a salutare uno a uno i presenti, dedicando a ciascuno una parola e un pensiero. Ci ha detto: “Ora state fermi e passo io a salutarvi”. Tutto si è svolto in un clima davvero familiare».