Diocesi

La sofferenza di un «popolo disperso», lontano dalle chiese e dall’Eucarestia in questi giorni così difficili. Eppure, è una Chiesa “Prudente e Unita” come non mai quella descritta dalle parole del vescovo di Padova Claudio Cipolla, in collegamento lunedì pomeriggio con il programma “Siamo noi” di TV2000, per raccontare come si stanno vivendo a Padova le complesse misure di sicurezza per evitare il dilagare del Coronavirus.

A seguito delle disposizioni ministeriali e regionali a fronte dell’emergenza Coronavirus (COVID-2019), in particolare rispetto alla necessità di evitare assembramenti di persone, la Diocesi di Padova, in costante collegamento con le autorità pubbliche (Prefetto e Sindaci) e in sintonia con le altre diocesi del Veneto, dalle ore 24 di oggi, domenica 23 febbraio, alle 24 di domenica 1 marzo dispone quanto segue, per tutto il territorio diocesano:

Dal 26 febbraio al primo marzo il gruppo dei Giovanissimi della parrocchia Santa Maria Assunta di Campodarsego vivrà un'esperienza di fraternità diffusa. Ospitati in gruppetti di due-tre saranno infatti ospitati da alcune famiglie della parrocchia. Un’opportunità per  trovare un tempo in cui, insieme, cercano, sperimentano la propria fede personale, si confrontano fra di loro, ma vivono anche il clima della comunità all’interno di una famiglia. Pranzi condivisi in parrocchia, anche con i diciottenni che vivono la fraternità in canonica, una cena in famiglia, momenti di preghiera al mattino prima di andare a scuola e testimonianze significative: questi gli ingredienti della settimana di comunità per i ragazzi.

Una domenica iniziata nel segno della massima prudenza in molti Comuni del Padovano. Dopo le prescrizioni della Regione Veneto e del Governo, tra cui il divieto per i cittadini di Vo’ di lasciare il loro Comune, in tanti paesi, specie tra Colli Euganei e la Bassa Padovana, i sindaci hanno scelto la via della massima prudenza, vietando ogni manifestazione pubblica – cerimonie religiose comprese.