Fatti

Impegno a stroncare la deforestazione entro il 2030, mettendo sul tavolo impegni finanziari. Riduzione delle emissioni di metano del 30% entro il 2030. Ingresso in campo di donatori privati nella lotta al surriscaldamento del pianeta. Aiuti ai Paesi più vulnerabili per favorirne la transizione verde. Sono alcuni dei “punti” messi a segno al vertice dei leader mondiali alla conferenza Onu sul cambiamento climatico. Ma la partita non è finita e da oggi comincia “il lavoro dei negoziatori”. Il premier britannico Boris Johnson: “gli occhi del mondo sono su di voi”. La parola chiave è “andare avanti e non tornare indietro”. Gli appelli al vertice di papa Francesco e del grande Imam di al-Azhar

Padova record negativo. Nei primi otto mesi del 2021, hanno perso la vita 12 lavoratori. Le sigle confederali invocano ora la “patente a punti” per le aziende. Mancano i controlli tanto attesi. Lo Spisal, il servizio di prevenzione e sicurezza, tra pensionamenti e mobilità in altre regioni, non ha l’organico per monitorare adeguatamente le aziende sul territorio

Un pacchetto di misure redatto in 185 articoli per un valore complessivo di 30 miliardi di euro. Giovedì 28 ottobre, il governo ha approvato il disegno di legge di bilancio per il 2022, testo che dovrà esser approvato da entrambe le Camere del Parlamento entro il prossimo 31 dicembre.

Il direttore generale dell'Unicef, Henrietta Fore: "Il cambiamento climatico è una delle più grandi minacce che questa generazione deve affrontare, con 1 miliardo di bambini a rischio altissimo. I leader mondiali si impegnino a rafforzare la resilienza dei servizi da cui dipendono i bambini, e tagliando le emissioni più velocemente. Il futuro di miliardi di bambini dipende da questo"

I dati Eurostat: nel 2020 calo del 24%. Sui 2,2 milioni rilasciati, la Polonia ne ha concessi quasi 600 mila; seguono Germania e Spagna. Il gruppo di beneficiari più numeroso è costituito dagli ucraini (oltre 601 mila permessi)

Nel campo santo di Cala Pisana le tombe degli isolani si mescolano a quelle di coloro che hanno tentato di raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo, ma che in questo “viaggio della speranza” hanno perso la vita. Per la maggior parte sono corpi senza nome, ma ognuno con una storia che ha bisogno di essere recuperata e custodita