Una scuola, mille storie

Al via i tre giorni della VII edizione della Scuola di Formazione per Studenti promossa dal Movimento Studenti di Azione Cattolica (Msac). A Montesilvano, dalle 17 di venerdì 8 marzo sono attesi 1700 studenti provenienti da diverse diocesi di Italia per  "Bella domanda! Studenti che interrogano la realtà", una proposta per confrontarsi, ascoltare, riflettere su temi determinanti per il presente e futuro del Paese. 

L’educazione stradale è inserita fra gli obiettivi sensibili contenuti nelle raccomandazioni europee riferite alle competenze di cittadinanza. Le regole sono uno dei temi principali all'interno di un percorso educativo. Quando si parla poi di adolescenti, le regole diventano compagne amate e odiate. Si sperimenta fin dove si può arrivare, quanto elastico è il confine, si ha voglia di infrangerle, alle volte solo per provocare. C'è però un ambito, quello stradale, in cui le regole non possono essere infrante. Ma a quanto pare non tutti gli under 18 la pensano così.

Durante l'adolescenza tutto diventa problematico e in particolare si complica la relazione col mondo adulto. I recenti fatti di cronaca (il ragazzo di Rimini che dopo una nota a scuola si è buttato dalla finestra) ci fanno riflettere sulla fragilità di molti ragazzi. In apparenza hanno modi spavaldi, sino padroni delle tecnologie, hanno atteggiamenti di sfida, ma cosa c'è dietro questi comportamenti? E il mondo adulto, genitori, insegnanti, educatori in genere, come devono comportarsi? Una buona strategia d'attacco è la "coeducazione", agire insieme, proprio come una squadra.

Cyberbullismo: quando la paura non è nel sapere che i figli sono soli fuori casa, ma sono chiusi in camera, davanti ad uno schermo o con il cellulare in mano. Per contrastare i fenomeni di cyberbullismo però non serve eliminare i cellulari o vietare internet, è necessario un aggiornamento mediatico da parte dei genitori. Devono mettersi al passo con i tempi e saperne almeno quanto i figli in tema di social, immagini, internet, profili. Non sono in grado di dominare gli strumenti della rete e ai genitori spesso sfugge il controllo del mezzo social. Ecco dunque che diventa basilare pensare ad un'azione educativa che coinvolga istituzioni e famiglie, perché oggi c’è una perdita di autorevolezza e quindi di autorità da parte degli adulti. Questo è quanto è emerso dal convegno “Cyberbullismo: dal fenomeno alle strategie di contrasto” promosso dall’Unione dei giuristi cattolici italiani.

Cosa possono fare insieme un gruppo di genitori che non si conoscono ma che condividono l’amicizia dei loro bimbi? Portare a scuola i propri figli spesso diventa un motivo per fare nuove amicizie, iniziare a frequentarsi anche al di fuori dell’ambiente scolastico e…anche realizzare un carro mascherato! Che il 3 marzo sfilerà in Prato della Valle a Padova. Una bella esperienza di crescita tra famiglie dello stesso territorio messa in piedi alla Scuola dell'Infanzia Città dei Bambini con la collaborazione anche dei ragazzi della Comunità Alloggio Raggio di Sole accompagnanti da volontari dell’associazione Amici dell’IRPEA.

Oltre 200 opere di studenti di scuole superiori di secondo grado dedicate al tema del bullismo. "Scacco al bullo": il concorso promosso da Fish in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni (UNAR) ha i suoi vincitori. La cerimonia di premiazione si terrà a Roma il primo marzo. 

Parte da  Napoli, il nuovo progetto itinerante per la prevenzione e il contrasto di bullismo e cyberbullismo.  “Off Line – La vita oltre lo schermo” è promosso dall’Agia in collaborazione con l’associazione "Un’altra storia". Undici appuntamenti in tutto, che percorreranno l’Italia in una serie di tappe che tra febbraio e dicembre toccheranno anche le città di Forlì, Perugia, Como, Caltanissetta, Pordenone, Aosta, Verona, Cagliari, Pescara e Roma. In totale il progetto mira a coinvolgere più di 5000 adolescenti.

In Veneto prende forma il  piano di educazione finanziaria e al risparmio. Percorsi per studenti e docenti volti a promuovere una conoscenza più approfondita e una maggiore consapevolezza in materia economico-finanziaria. L'Assessore Donazzan: «Università, Banca d’Italia e Ufficio scolastico alleati per una corretta informazione istituzionale». Una iniziativa per allargare il più possibile la platea delle persone informate e consapevoli, a partire dalla scuola.

C’è ancora bisogno della scuola? Come dovrebbe cambiare la scuola attuale? Se ne è parlato il 23 febbraio a Roma con la presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente CEI e del ministro Marco Bussetti, in un seminario promosso dal Centro studi per la scuola cattolica, che compie vent’anni di attività, e dall’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università. Un’occasione per effettuare una ricognizione sulle domande educative rivolte alla scuola (ma non solo) e sul modello possibile di una scuola per il prossimo futuro.

Busta uno, busta due o busta tre? L'esame di maturità nella nuova versione ad alcuni ricorda i giochi televisivi. I ragazzi sono già entrati nella fase di ansia pre-esame. La novità poi aggiunge altri interrogativi: come saranno le prove, come vengono valutati i crediti, i test Invalsi sono presi in considerazione? Per “accompagnare” i giovani studenti all’esame il Ministro Bussetti risponde via Social. Non solo, ha raccolto anche sul sito una serie di risposte ai tanti dubbi che emergono.

«La scuola vivrà bene se le famiglie daranno non soltanto i loro figlioli, per liberarsi da questo gravissimo compito dell'educazione, ma se daranno il loro affetto, la loro vicinanza, la loro vigilanza, il loro sostegno, l'appoggio morale». Da queste parole, pronunciate da Paolo VI, prenderà avvio, il 23-24 febbraio il primo appuntamento per il 2019 del “parlamentino” nazionale dell’AGeSC, Associazione Genitori Scuole Cattoliche. Una due giorni dedicata alla figura di Paolo VI, ma anche alle relazioni nella scuola con le nuove generazioni di famiglie.

Una scuola che promuove la salute. Diffondere l'educazione a corretti e sani stili di vita. Qualificare gli ambienti in cui i giovani vivono e si formano. Garantire il benessere complessivo. Questi alcuni intenti del documento presentato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e dal Ministro della Salute, Giulia Grillo. Un percorso teso a valorizzare i temi della salute nei programmi scolastici, ma non con un'ora di lezione dedicata o aggiungendo una nuova materia. L’obiettivo è rendere la promozione della salute trasversale nel percorso formativo dei giovani, che diventano poi "ambasciatori" di buone pratiche in famiglia e fra gli amici.

Una Carta dei Valori: 400 ragazzi, di 20 scuole, hanno redatto il documento, parte integrante della Carovana dello sport integrato. Un viaggio per tappe, che toccherà diverse città e che ha come obiettivo l'inclusione attraverso lo sport. Firmato anche un protocollo di collaborazione tra Csen e Fisdir finalizzato alla realizzazione di moduli comuni per la formazione degli allenatori e dei tecnici. Coinvolte anche le scuole perché è da queste agenzie primarie che parte l’educazione delle giovani generazioni: l'idea è partire dalla base per costruire qualcosa che duri nel tempo.

Il mancato accesso alla scuola, oltre che essere una discriminazione importante, produce effetti negativi devastanti. Il problema dell’accesso all’istruzione si pone non solo per le popolazioni di alcuni Paesi del mondo, ma anche per la gran massa di rifugiati che caratterizza il nostro tempo, visto il fenomeno dirompente delle migrazioni. E le bambine sono le più discriminate.

Edoardo Maria Bisignani della Scuola Maria Ausiliatrice di Roma vince la simulazione dei lavori delle Nazioni Unite organizzata dall’Università americana, cui hanno partecipato 5000 ragazzi provenienti da tutto il mondo. Fra 150 la sua è risultata la migliore per trovare una soluzione ai finanziamenti al terrorismo.